Osteopatia e terza età

Hai mal di schiena? Alzarti dal letto al mattino è diventato difficile? Trovi pesante e difficile fare le scale? L’aiuto di un osteopata può essere prezioso in questa fase della vita. Infatti attraverso trattamenti dolci e indolori si possono affrontare diverse problematiche che condizionano la vita dell’anziano nelle attività quotidiane

Da qualche anno sono sempre più numerosi i pazienti della terza età, che vedono nell’osteopatia la risoluzione di problematiche muscolo-scheletriche. È vero che l’età gioca un ruolo importante nel processo di usura dei disturbi muscolo-scheletrici, ma ciò non significa che non si possa stabilizzare, alleviare il dolore e il disagio funzionale legati all’invecchiamento e alla sedentarietà, in maniera naturale ed efficace. Inoltre con l’innalzamento della vita media di ogni individuo sano o in presenza di malattia, si viene ad amplificare la correlazione tra patologie primarie come per esempio osteoporosi, patologie reumatiche, cardio polmonari, disturbi secondari muscolo-scheletrici. Tali patologie portano a delle conseguenze importanti su tutto il sistema posturale, dando inizio a un circolo vizioso tra patologia e disfunzione del sistema neuro-muscolo-scheletrico.

Con l’avanzare degli anni, i segmenti della colonna vertebrale rischiano di diventare meno elastici e la postura tende a piegarsi in avanti, causando un grande sforzo sulle articolazioni e sui muscoli della schiena e del collo. Inoltre, con gli anni la rigidità incomincia ad essere parte della quotidianità e svolgere le semplici attività quotidiane diventa sempre più difficile. La medicina osteopatica può contribuire molto al benessere e alla salute della persona anziana, migliorando i movimenti articolari, diminuendo le rigidità e allentando i muscoli tesi e contratti, il tutto aiutando il corpo nella sua capacità di compensare i cambiamenti. Il movimento nasce con l’uomo e ne caratterizza tutto il suo percorso fino alla morte. Nei pazienti over 65 si verifica una riduzione del movimento, la terapia deve quindi mirare al recupero del movimento, e utilizzare il movimento a scopo terapeutico. Il movimento è spesso in grado di sostituirsi alle medicine, mentre qualsiasi medicina non potrà mai essere al pari del movimento e dei suoi benefici.

Federico Garavaglia

Federico, è Osteopata ad Arona (Novara) ed un grande appassionato di sport

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